Granita con panna e Brioche |
Volo Milano-Catania diretto e, in meno di due ore, il mio viaggio in terra sicula può finalmente cominciare.
Arrivato a Messina, dopo un breve corso full immersion di dialetto siciliano con delle simpatiche nonnine, mie vicine di posto, a bordo del pullman, incontro finalmente Circe, che nella realtà si chiamerebbe Alessia Chité, ma decido di ribattezzarla in questo modo, in quanto lei sarà la guida ufficiale di un Ulisse senza mappa a tutti i piacere e le meraviglie dell’isola.
Il “Coppu da sogera” |
Anche se l’Ulisse, visti i ritmi con cui bevono e mangiano da queste parti e, sopratutto, visto cosa mangiano, teme più di tornare a casa con dieci
chili in più che di smarrirsi.
Il Cannolo siciliano |
Perché qui c’è da provare di tutto: gli arancini al ragù, i cannoli siciliani, la granita al caffè con panna e brioche , il “Coppu da Sogera, una bevanda fatta con acqua frizzante, granatina, succo di limone e sciroppo alla fragola.
Messina è una città stupenda e ricca di storia: fondata dai greci più di duemila anni fa ne ha viste di tutti i colori ed è stata da sempre terra di conquista per ogni civiltà: dai romani fino agli arabi, per passare dai normanni fino ad arrivare alla dominazione spagnola.
Il porto di Messina |
Mentre Circe mi guida a bordo della sua seicento blu, un po’ vecchiotta ma con un motore impressionante, scopro la città, il Duomo, l’università e due chiese in cima alla collina che sovrasta la città, chiamate “Chiesa di Montalto” e la “Chiesa del Cristo Re”. Assolutamente da visitare per il panorama che offrono della città e sopratutto dell’intero stretto.
Il punto in cui sorgerebbe il Ponte sullo stretto |
Al di là del fatto che molte persone non siano per niente entusiaste di una simile ipotesi, in quanto deturperebbe il paesaggio e toglierebbe il lavoro a tutte le persone che guidano i traghetti da Messina a Reggio Calabria, la verità è che realizzare il ponte sullo stretto costerebbe troppo e in un momento di crisi economica come quello che stiamo attraversando, probabilmente non sarebbe la cosa migliore da fare.
La spiaggia di Acqualadrone |
La spiaggia che ho visitato si chiama Acqualadrone e in antichità era la spiaggia nella quale attraccavano i pirati, il mare arriva a ridosso degli alberi mentre la battigia si limita ad essere larga giusto una decina di metri. l’acqua è cristallina ma, al contrario di altri stretti, non è freddissima mentre sono pittoresche i resti di antiche case ingoiate dal mare e, oggi, parte integrante dei fondali e della spiaggia.