Premessa(come sempre):
Una piccola variazione dalla narrazione riguardante Chicago (che tornerà nelle prossime settimane), approfittando del recente viaggio a Città del Messico per elencare una serie di cose viste, vissute, conosciute, provate in Messico.
Cosa ho imparato dal mio viaggio in Messico? Molte cose, alcune delle quali mi hanno veramente lasciato senza parole….
1) In Messico ogni scusa è buona per mangiarsi un tacos
A colazione? Tacos! A pranzo? Tacos!!! A cena? Indovina un po’? Pasta….no! Tacosss ancora!! Tanto che a qualcuno potrebbe venire pensato che il Messico è uno stato fondato sul Tacos.
2) La cordialità della gente
Le persone si salutano per la strada anche se non si conoscono, nei ristoranti si augura buon appetito anche ai tavoli vicini, mentre nei bus il conducente si ferma su richiesta delle persone, fregandosi delle fermate e di tutto il resto. Per non parlare dell’ospitalità nelle case. Per preparare il mio vestito da Catrin mi hanno prestato scarpe, giacca, cravatta, pantaloni e per giocare sono riusciti persino a rimediarmi una casacca intera dell’Italia.
3) La varietà culinaria messicana non ha nulla da invidiare a quella italiana
In cinque giorni ho mangiato( al di là dei tacos) di tutto e di più: dai grilli fritti alle uova di formica, arrivando a bere persino il pulque, una bevanda che si ricava dalla pianta del Maguey e che dicono sia talmente ricca di proteine, da avere un valore proteico pari quasi a quello di una bella bistecca. Inoltre, dicono, sia afrodisiaco.
4) Le famiglie sono qualcosa di assurdo
Numerosissime. Ogni persona tiene come minimo tre hermanos e 4 sorelle, tanto che ai pranzi di famiglia sembra più di stare a una sagra, vista la quantità di gente presente. Tra urli, schiamazzi, tacos, bambini che giocano e anziane che ricordano come non ci siano più i tempi di una volta.
5) Il traffico
24 milioni di persone e mezzi di trasporto fatiscenti. Per questo tutti si spostano in auto. E per attraversare la città da nord a sud ci si possono mettere anche 5 ore se si becca l’orario di punta lungo il Periferico, la tangenziale di Città del Messico.
6) Il culto della morte e il rispetto per i defunti
In Messico la celebrazione della morte è vista come qualcosa di positivo, non il contrario. Nei cimiteri ho visto gente ridere, suonare, bere, festeggiare, ricordando i morti in maniera bella, tenera, viva. Come se non se ne fossero mai andati.
Tanto che mi è stato spiegato come la morte sia parte della vita di ogni persona e vi sia un suo riconoscimento, una consapevolezza unica nel suo genere. Tanto che una frase mi è rimasta impressa: “La morte non é separazione, é semplicemente andare da un’altra parte. Quello che conta é essere ricordati…”
Musica e mariachis al cimitero di Xoco, Ciudad de Mexico
7) Sfatiamo un luogo comune: Città del Messico non è un luogo pericoloso
Certo, non è Disneyland e anche in centro esistono quartieri come quello di Tepito dove non si può andare nemmeno di giorno, ma basta avere occhio e non andarsele a cercare, per poter vivere a pieno tutta la bellezza della città e dei suoi abitanti senza alcun pericolo.
8)Il costo della vita è estremamente vantaggioso per ogni turista
Un euro vale 18 pesos e una corsa in taxi dal centro città all’aeroporto può costare massimo massimo 7 euro. #sapevatelo (specie se state facendo un pensierino su un possibile viaggio)
9) Il calcio non è uno sport. E’ una religione. Come Italia. Forse anche di più. Ma la vera passione popolare è la Lucha Libre.
Uno sport, uno show, un intrattenimento, uno spettacolo, qualcosa di tutto ciò, qualcosa di va al di là. La passione per questo sport in Messico è sentitissima, più che del Wrestling negli States, e le arene sono riempite fino ad esplodere da persone che incitano i nomi dei propri beniamini.
La Lucha Libre all’Arena Mexico, Ciudad de Mexico
Per concludere, posso solo dire questo: andate in Messico, cazzo!! Non ve ne pentirete per niente al mondo, anzi potreste scoprire un paese ricco di tradizioni e di bellezza senza paragoni, che vi riempirà gli occhi di meraviglia…