“Me paro,
otra vez me paro,
para descrubrir
que no me
puedo parar”
Nella vita ci sono occasioni che vanno colte.
Il tempo di rifletterci due secondi, due di numero, e già non vedevo l’ora di partire.
Colonia è una città molto carina, un milione di abitanti, chiese in puro stile gotico, tipico dei paesi teutonici e case dai colori sgargianti in riva al fiume Reno, che divide la città in due.
Nonostante le poche informazioni alla partenza, nonostante l’ignoto che ci attendeva, vista la carenza di dettagli a riguardo del corso e nonostante i soli quattro giorni di preavviso prima di partire, finalmente incontriamo le coordinatrici del corso dal nome, molto americano a dirla tutta, “Drivingskills for life”.
Ah dimenticavo, se non volete più bere, ricordatevi di mettere il sottobicchiere a coprire il vostro boccale o il cameriere interpreterà la cosa come un invito automatico a portarvi una nuova birra.
E dopo il quinto bicchiere potrebbe iniziare a diventare preoccupante la cosa, credetemi.
La serata passa fra cucina tedesca(decisamente in antitesi con i miei gusti, nonostante gli sforzi), birre e
cinque lingue ad un tavolo di un ristorante per concludere con una rimpatriata con un ex-coinquilino tedesco conosciuto a Malaga, che ora vive a Colonia, in un pub dal nome impronunciabile “Die Wohngemeinschaft”( che tradotto dovrebbe significare “L’appartamento in comune”), ma dall’atmosfera curiosa a metà fra il kitch, l’arredamento di una casa e una birreria di Monaco. Lo consiglio a chiunque capitasse a Colonia.
E’ passato un anno e mezzo dal nostro ultimo incontro, io ero ancora fidanzato e lui era completamente bruciato dal suo personale Erasmus, eppure non è cambiato di una virgola. Come se ci fossimo visti ieri l’ultima volta.
Il corso si tiene all’interno dello stabilimento Ford alla periferia di Colonia e in compagnia della mia collega
italiana, una ragazza di nome Elsa Albrigoni( una bergamasca completamente matta, ma in grado di donarmi grandi momenti di ilarità e confidenze) siamo pronti per andare.
Ci incontriamo con gli altri ragazzi provenienti dalla Francia, dall’Inghilterra, la Germania e la Spagna, insieme ai relativi piloti( uno per ogni nazione), al circuito privato dell’azienda statunitense dove, al volante di variopinte Ford Fiesta, iniziamo il corso di guida che, a quanto pare, ha fatto tanto bene negli States.
Staremo a vedere.
Il corso si dirama fra teorie e pratiche al volante, slalom fra i coni, frenate d’emergenza, distanze di sicurezza da rispettare per evitare spiacevoli frappè con la macchina davanti, controlli al motore e differenze fra il tempo di reazione del conducente a 30km/h e 80km/h. Ci credereste che lo spazio di frenata passi da 9 mt a 27 mt? Se lo sapevate, complimenti.
Memorabili alcuni esercizi come: lo slalom fra i coni con una mano mentre con l’altra si doveva provare a inviare un sms(impossibile, credetemi), oppure provare a guidare con dei particolari occhiali che simulano uno stato di ebbrezza con un tasso alcolico di 1.8 oppure, un altro esercizio, ossia sedersi al fianco del guidatore completamente bendati e compiere un giro del circuito con frenata improvvisa finale per simulare le sensazioni che possono provare dei passeggeri nei sedili posteriori, che nella maggior parte dei casi non si accorgono nemmeno dell’ incidente.
Vorrei fare un piccolo inframmezzo meteorologico: uno si immagina di arrivare in Germania e trovare freddo
e pioggia anche a Giugno, soprattutto tenendo conto delle alluvioni dovute al maltempo degli ultimi giorni, e invece si ritrova a girare in camicia, addirittura la sera, con temperature che superano i 28° e un sole, di giorno, che spacca le pietre.
Chiudo il reportage mentre il mio aereo sta finalmente prendendo quota con destinazione Milano, in compagnia del mio vicino di posto che mi sollecita a spegnere il computer per non infastidire le tecnologie dell’aereo.
Destinazione: Roma.
Sede dell’Aci( Automobile club Italia) per presenziare, come partecipante del corso tenutosi a Colonia, alla conferenza della Ford e magari rispondere a qualche domanda dei giornalisti.
Beh, ci credereste se vi dicessi che si è dimostra essere una persona veramente niente male, scherza, fa battute, da del tu e si ricorda pure i nomi delle persone che conosce, tanto da venire, alla fine, verso di me, salutandomi per nome e augurandomi in bocca al lupo per tutto. Impensabile.
In un modo o nell’altro.
ECCO IL VIDEO PROMO DEL CORSO A COLONIA PRESENTATO A ROMA IL 25 GIUGNO