calcio_amatori-9Ricordo ancora quel pomeriggio….era ottobre, ma a Malaga faceva talmente caldo, che avresti detto fosse stato agosto. Gli Erasmus avevano l’abitudine di riunirsi presso el Polideportivo Universitario della Uma e giocare partite di calcio a 7 almeno una volta alla settimana. In genere facevamo Europa contro Resto del Mondo oppure Europa contro Sud America. Tutti uomini. Tranne una volta in cui si presentò, quasi a sorpresa, lei. Tedesca, bionda, ogni tanto faceva la modella,piccolina, capelli corti ma non da maschiaccio, anzi, e non avresti mai detto che la sua passione più grande sarebbe stata quella per il calcio. Insomma: un vero e proprio moscerino in confronto a brasiliani e colombiani alti un metro e novanta,lì presenti.
Studente Erasmus anche lei. Ci chiese di giocare.
Fra di noi sorrisetti e gomitate come a dire: “Questa finisce male qua…“.
Beh, non mi dimenticherò mai quella scena, ce l’ho ancora fissa negli occhi, come fosse ieri: dopo alcuni contrasti che l’avevano fatta cadere a terra un paio di volte, ricevette palla sulla destra, la controllò con l’esterno del piede e subito saltò un avversario che le si stava avventando contro,ne saltò un altro e poi, senza che nessuno se l’aspettasse, lasciò partire dal piede sinistro una cannonata, secca, dritta, una scheggia che andò a insaccarsi direttamente all’angolino destro della porta. Saranno stati 30 mt, giuro. Portiere impalato. Completamente impietrito.
E insieme a lui altri 12 ragazzi in pantaloncini, con le mascelle arrivate tanto giù, fino alle ginocchia per quanto grande era lo stupore, che ci si sarebbero potuti inciampare.