Benvenuti a Kiev!!!
Capitale dell’Ucraina e base logistica di questa nuova avventura in terra ex sovietica.
La città merita una menzione in quanto tutto ci saremo aspettati di trovare, meno che una città colorata e viva come quella che abbiamo in realtà incontrato.

Uno poteva aspettarsi casoni grigi, ricordi del doloroso passato comunista, e invece ecco apparire vie piene di fiori e strade stracolme di vita, colori e persone che vanno a destra e manca.
La Chiesa di Sant’Andrea o la Piazza dell’Indipendenza sono soltanto dei piccoli esempi di come questa città nasconda una bellezza velata, eppure così potente.
Forse sarà l’estate, forse sarà la temperatura di 30 gradi che aiutava, ma devo ammettere di essere rimasto piacevolmente sorpreso dal mio arrivo a Kiev.

Nonostante ciò, dopo una notte passata in bianco, un paio di voli presi per arrivare fin qui, mi ritrovo la sera, stanco morto, a scrivere in un ostello del centro, a meno di 8 ore dalla partenza per la centrale di Chernobyl.
Il mio cameraman dorme già da un pezzo, la stanza dove dormo sembra una piccola Gibilterra colonizzata da inglesi, i quali mi parlano ma non capisco niente di ciò che mi dicono(faccio cenno di si con la testa per non deluderli) mentre per i corridoi girano ragazze mezze nude, intente a farsi la doccia.

Come ambiente non c’è male dai!!!

Certo fa strano passare il 14 d’Agosto in una maniera così atipica, rispetto agli anni passati dove l’alba di ferragosto era un must assolutamente da non perdere: se ripenso a tutto ciò, mi viene da dire: le cose cambiano!!!
Diciamo che è stata una scelta, un po’ come l’Iraq, quella di spendere le mie vacanze per realizzare un reportage, questa volta addirittura video(prima esperienza), anziché passarle come tutti a bere, cazzeggiare e stare con gli amici.
Forse ci avrò guadagnato, forse ci avrò perso, però era ciò che mi sentivo di fare quindi: Road to Chernobyl!!!
Tra qualche ora ci sveglieremo e coperti da capo a piedi per impedire alle polveri radioattive di entrare in contatto con la nostra pelle, varcheremo la soglia chiamata “Zona di limitazione”, ampia 30 km, per arrivare di fronte alla centrale nucleare di Chernobyl, luogo, il 26 Aprile del 1986, del più grande cataclisma nucleare che l’uomo ricordi.
La guida che ci accompagnerà, pagata a prezzo salato bisogna dire, ci condurrà attraverso l’intera zona, portandoci a visitare aree come la Foresta rossa( una foresta che da verde cambiò colore in rosso una volta travolta dalla nube radioattiva) o la città fantasma di Pripyat( la cittadina limitrofe la centrale abbandonata di fretta e furia dopo l’incidente), fino ad arrivare a cento metri dal reattore 4, quello dell’incidente, oggigiorno coperto da un sarcofago per bloccarne la fuoriuscita di materiale radioattivo.
Confesso di essere preoccupato, per via di un nubifragio che sta imperversando in tutta la regione proprio adesso e che potrebbe compromettere la realizzazione del reportage, senza contare che ci è stato vietato l’uso del treppiede per le nostre riprese, in quanto il contatto con il suolo, potrebbe rendere a sua volta radioattivo il nostro treppiede.
Sinceramente non sappiamo a cosa stiamo andando in contro e molto probabilmente tutte le nostre aspettative andranno in malora, ma contiamo nell’improvvisazione e nella buona sorte, se da qualche parte ancora ci assiste.
I timori sono tanti senza considerare il fatto che molte riprese potranno essere girate solo una volta, senza considerare il fatto che il minimo errore potrebbe compromettere il progetto…….oddio che ansia!!!
Ok, lasciamo stare…
Mentre il mio compare Stefano girerà le riprese per il servizio italiano, io, con la mia fedele telecamera, girerò i pezzi per l’Ipstv e ,sopratutto, conto di realizzare lo stand-up in inglese proprio di fronte il reattore, a 100 mt di distanza.
Ovviamente le precauzioni sono state tutte prese e non ci stiamo buttando a capofitto in un’avventura che potrebbe minacciare seriamente la nostra salute, ma non posso negare il fatto che mi farò una bella scorpacciata di radiazioni.
Chissà, magari mi gioveranno pure………

Staremo a vedere.