Polvere, sabbia, balle di fieno trasportate dal vento e km su km di strada rettilinea lungo un asfalto rovente. E una temperatura media di 90° Fahrenheit (35°C per chi non lo sapesse).
Non siete nel Sahara, ma come atmosfera ci siete vicini. Forse più arida. Siete negli Stati Uniti d’America, precisamente in New Mexico.
Nella vostra precedente tappa siete giunti a Tucumcari, una cittadina nata proprio lungo la Route 66, e se siete stati fortunati da schivare qualche tempesta di sabbia
lungo il tragitto, il vostro viaggio ripartirà oggi attraversando tutto il New Mexico da Est verso Ovest fino ad arrivare alla capitale dello stato (una delle città più grandi che incontrerete lungo la Route), Albuquerque.
Attenzione( sul serio): Meglio mettere le cose in chiaro fin da subito. In questo stato dell’America che tutto sembra meno che americano, visto che la stragrande
maggioranza delle persone parla solo ed esclusivamente spagnolo, la Route 66 si farà veramente impervia e complicata, con interi tratti di strada all’interno di aree desertiche senza nessuna casa o stazione di servizio nel raggio di decine e decine di miglia. Solo strada dritta in mezzo al niente più totale. Non prendetela sotto gamba. Potrebbe costarvi molto cara.
Inoltre i telefoni prendono veramente poco, vista l’assenza di segnale, e in caso di un guasto alla macchina o nel caso rimaneste senza un goccio di benzina
(facendo i dovuti scongiuri), la situazione non sarebbe bella per niente. Sarebbero letteralmente uccelli senza zucchero, alias cazzi amari.
Un piccolo incidente di percorso lungo la Route 66: ci eravamo dimenticati di fare benzina….DON’T DO IT!!
Non voglio allarmarvi, la traversata del New Mexico è fattibilissima, solo tre accorgimenti:1] Fate il pieno prima di partire, perché fino a Santa Fé troverete una sola pompa di benzina lungo la strada(con prezzi della benzina altissimi rispetto alla media) 2] Munitevi di una bella scorta d’acqua o tè.…vi farà comodo quando il caldo si farà pesante a mezzogiorno 3] Non vi venga, per nulla al mondo, pensato di lasciare l’auto in caso di guasto e farvela a piedi nella speranza di raggiungere la stazione di servizio più vicina. E’ un suicidio. Alla peggio, se proprio non vi prendesse il cellulare per chiamare i soccorsi, fermate qualche camionista di passaggio e fatevi dare una mano o un passaggio.
Dopo avervi messo in guardia sulle possibili difficoltà, una volta lasciata Tucumcari ed essere passati per Santa Rosa, poco dopo avrete l’opportunità di scegliere:
1) Percorrere la route 66 originale, la più antica di tutte, che svolta a destra verso nord lungo la I-84, taglia il deserto arrivando fino a Santa Fe per poi riscendere verso
Albuquerque 2) Scegliere una delle varianti più moderne, costruita negli anni successivi al 1936, che da Santa Rosa vi porterà direttamente ad Albuquerque, passando per Edgewood.
Un consiglio spassionato? La Route 66 originale è molto più spettacolare e significativa, inoltre Santa Fe merita assolutamente di essere vista.
Santa Fe, famosa per essere stata in passato proprietà del governo spagnolo e poi messicano fino all’occupazione statunitense nel 1848, nonostante il passare degli anni,
sembra come se tutto sia ai tempi del Far West: case marroni costruite d’argilla, cowboy,ispanici, indiani e un’atmosfera tipica da borgo di frontiera . Nonostante l’abbondante presenza di
turisti(pensate che i primi italiani di tutta la route li abbiamo incontrati qui), resta comunque un posto magico. La cattedrale della città è dedicata a San Francesco d’Assisi mentre in un monastero poco vicino la
piazza centrale( tra l’altro una delle poche città americane ad avere una piazza una piazza come la concepiamo noi europei: ovvero come luogo centrale della vita cittadina e punto
d’incontro) esiste addirittura una scala a chiocciola, chiamata “La scala Miracolosa” costruita per collegare due livelli della chiesa del monastero: all’interno di un posto chiamato
“L’accademia di Loretto“, questa scala sembra non avere chiodi né infissi a sorreggerla e che si mantenga in piedi come per miracolo. La leggenda narra che un falegname senza nome giunse in città, la costruì in una notte sola e poi scomparve immediatamente prima di essere pagato. Miracolo oppure no, il fascino lascia stupiti.
Una volta lasciata Santa Fe, la strada sarà tutta in discesa verso Albuquerque, dove finalmente, dopo tanti giorni passati in mezzo alla desolazione, riscoprirete la civiltà di una grande città.
Città dal nome impronunciabile, Albuquerque è anche la capitale del New Mexico e luogo dove nel 1975 un tizio di nome Bill Gates decise di fondare un’azienda da niente chiamata Microsoft
in un piccolo monolocale della periferia. Se siete degli amanti della Microsoft e volete visitare, anche solo da fuori, uno dei posti topici da dove il genio dei computer
incominciò la sua ascesa, allora recatevi lungo la Central Avenue( la via principale della città nonché ex route 66) e girare in California Street North East. All’incrocio con Line Ave NE, troverete il negozio affittato da Bill Gates & Paul Allen iniziarono le loro carriere e una placca commemorativa a ricordare tutto ciò.
Altra chicca: se siete amanti della saga Breaking Bad, saprete sicuramente che la serie televisiva è stata interamente girata ad Albuquerque e che potrete visitare la casa del suo protagonista, Walt. E’ un pelo distante dal centro della città, ma se siete dei veri fan allora recatevi al 3828 di Piermont Dr NE, nella parte nord della città. Potrete trovare la location reale utilizzata durante le
riprese della serie, ovvero la via citata da Walt con il nome di 380 di Negra Arroyo Lane.
Di Albuquerque non resta molto da dire, a parte che questa città viene tagliata in due dalla Route 66, la quale si rivela essere anche il centro pulsante di Albuquerque, in quanto tutti i ristoranti e i luoghi di maggior interesse sorgono proprio ai lati della Mother Road. Un posto che mi sento di consigliarvi si chiama “The Library bar” ed
è un pub/disco del downtown molto frequentato e abbastanza easy, con delle bariste vestite da studentesse con le mercanzie molto bene in vista. Impossibile non dargli una sostanziosa mancia.
Se cercate, invece, una vera meraviglia da vedere, allora dovete recarvi alla Sandia Peak: la funivia più lunga al mondo. Si trova alla periferia di Albuquerque e connette la piana alla cima dell’omonima montagna, all’altezza di 3000 mt, attraverso una maestosa funivia che impiega, pensate, addirittura venti minuti per raggiungere la vetta. Per la cronaca, la funivia è lunga 2,7 miglia. Pazzesco. Al di là dello sbalzo termico di ben 15° gradi fra le pendici e la vetta, devo ammettere che ritrovarsi sospesi a circa 400 mt dal suolo nel bel mezzo di un canyon, con un solo filo a tenervi appesi….beh
fa una certa impressione! Inoltre dalla cima di Sandy Peak avrete una panoramica mozzafiato a 360° di tutto il Nuovo Mexico e il vostro sguardo potrà perdersi all’orizzonte fino a intravedere da lontano l’Arizona.
Perché, va detto, manca veramente poco per arrivare,probabilmente, alla parte più bella e suggestiva dell’intera Route: l’Arizona vi sta aspettando….
IL 6° GIORNO DEL VIDEODIARIO LUNGO LA ROUTE 66, UN LAVORO CHE AVEVO REALIZZATO PER INFORMAZIONE.TV: