Aeroporto di Dubai

Aeroporto di Dubai

Notte a Dubai.
Anzi precisamente all’aeroporto di Dubai.
Volevo uscire e andare a mangiare qualcosa in centro, avendo il volo di collegamento per Erbil alle sei del mattino ma, quando all’ufficio informazioni mi hanno comunicato che il visto costava 120 euro, la voglia di uscire mi è improvvisamente passata e mi sono convinto del fatto che trascorrere la notte in aeroporto non fosse poi così male, tutto sommato.
Qui ogni cosa è diversa, particolare, strana a suo modo. È un inno alla modernità e al lusso più sfrenato e pacchiano. A volte anche esagerato, ma l’ambaradan fa la sua bella figura.
Un esempio: tutti gli orologi in giro per l’aeroporto sono dei Rolex. E sono veri.
Mille luci, mille colori, mille suoni. Sembrerebbe quasi un parco giochi per bambini troppo cresciuti e ci mancherebbe solo Topolino per poter credere di essere a Disneyland, anziché a Dubai.
È un posto che non dorme mai, ci sono voli a tutte le ore e i negozi, i bar, i ristoranti non chiudono mai. Aperti 24 su 24.

Il banco desk dell'aeroporto

Il banco desk dell’aeroporto

I prezzi sono altissimi, anche per un semplice panino, ciò significa che, rimanendo sempre aperti, sono in grado di spennarvi a tutte le ore.
Una cosa che ho notato: il personale, nella stragrande maggioranza dei casi, non è arabo, bensì filippino, cinese, vietnamita e sudamericano, il che mi fa dedurre come questo aeroporto sia un’ottima fonte d’impiego per chiunque cerchi lavoro, sopratutto nei paesi più sottosviluppati.
Qui è tutto moderno, con un lieve tocco di design italiano, la wi-fi è gratuita( altro che aeroporti italiani) e l’ hi-tech è presente in ogni angolo si guardi:, persino al banco informazioni, tutto digitale, in grado di riconoscere il tuo biglietto e indicarti addirittura la strada per il Gate mostrandotela in video.
La gente corre,non si sa dove, ma va. E che fretta, dovreste vederle.
Mai viste così tante persone in un aeroporto a quest’ora della notte: arabi, americani, asiatici, in parole povere una torre di babele nel deserto dove passano tutte le culture e le lingue del mondo ogni giorno.
365 giorni all’anno.
Posso solo concludere dicendo: gli arabi sanno il fatto loro e questo aeroporto ne è la prova lampante.
Sono una remora: avrei voluto visitare maggiormente Dubai, ma essendo solo uno scalo, non posso lamentarmi:  Erbil mi sta aspettando….