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Questi sono i 10+2 comandamenti per scrivere una storia di successo, un articolo che sia in grado di andare dritto alla questione, appassionare, coinvolgere fin dal primo paragrafo e che spinga il lettore ad andare avanti.

Questi sono tutte le dritte per scrivere una “feature story” che insegnano alla Medill School of Journalism di Chicago, una delle scuole di giornalismo di Chicago e sono state compilate da Robert Mc Clory.

Rivisitate in chiave Duemondi, ovviamente…

I 10+2 Comandamenti per scrivere una storia di qualità

1)  Bisogna pensare in piccolo

Partire da zero per poi crescere. Bisogna sempre partire dal dettaglio, dalla sfumatura, dal pezzo più piccolo per poi passare alle grandi cose. Concentratevi sul filo d’erba, non l’intero prato. Pensate al singolo soldato, non all’intero battaglione.

In parole povere: sono i dettagli a fare la differenza! 

Immagina una storia come fosse una piramide: si parte dalla punta per poi allargarsi sempre più, fino ad arrivare alla base. Un altra strategia è la Regola del Diamante: partire dall’individuo (la punta del diamante), per poi allargarsi e, infine, ritornare all’individuo (l’altra punta del diamante).

2)Delinea la storia prima di scriverla

Crea una struttura o un modello sul quale poi montare i singoli pezzi. Una storia di successo divide le varie informazioni in piccoli bocconi, senza strafare. Inoltre, create con cura le varie transizioni da un paragrafo all’altro. Spesso un passaggio a vuoto può annientare l’intero flusso dell’articolo e interrompere il ritmo della lettura.

3) Bisogna essere consistenti

Mantieni sempre la stessa voce, la stessa prospettiva, lo stesso atteggiamento e tempo verbale per tutto lo sviluppo della storia. Non cambiare abito al tuo articolo nel bel mezzo della narrazione oppure il tuo pubblico resterà confuso e ci capirà ben poco.

In soldoni: vai al sodo. Descrivi le cose, non nominarle e basta.

4) Il lead è la parte più importante dell’articolo

Il lead o in italiano “l’attacco” è il paragrafo più cruciale di ogni storia. Quello che può fare la differenza. In virtù di ciò, costruisci un lead che attiri l’interesse del lettore e che offra un’idea di quale sarà il tono e la direzione verso cui verterà la storia. Massimo 40 parole. Non di più. Sii categorico. I paragrafi lunghi all’inizio non sono mai piaciuti a nessuno.

5) Dai valore alle parole che scrivi. Ma lascia stare i ghirigori

Ripudia le astrazioni e le articolazioni troppo complesse. Allo stesso tempo impara a descrivere le persone e i luoghi della tua narrazione. Cerca il dettaglio, l’essenza, bisogna trasmettere al lettore ciò che si vede, come se lo stesse vedendo egli stesso. Cura le parole in modo che siano in grado di descrivere in maniera perfetta ciò che si sta narrando e seleziona quelle parole che riassumano perfettamente la narrazione. Usa le metafore.

6) Usa le frasi dirette con riguardo

Evita lunghe e noiose frasi dirette. Le testimonianze, le frasi dirette, le citazioni sono il succo della narrazione, la marmellata sulla fetta di pane, la panna nella cioccolata. Ma il troppo stroppia, quindi usale con parsimonia e con giudizio. Sceglile bene: fanno la differenza.

7) Rimani incollato alla narrazione

Se puoi raccontare una storia, fallo. Non riportare ciò che l’avvocato pensa, ma mostra direttamente come il suo pensiero abbia condizionato il modo in cui ha affrontato il caso in tribunale la scorsa settimana.

8) Sii pronto a soffrire

Una storia di qualità richiede dedizione all’argomento e molta passione. E soprattutto molta cocciutaggine.

In poche parole: bisogna tenerci, bisogna sputare sangue e fare il possibile per ottenere il massimo. “It’s a matter of care”.

9) Non azzardarti a fregare

Intanto ti beccano alla fin fine e poi sono uccelli senza zucchero.

Inoltre cedere alla tentazione di manipolare le dichiarazioni, le testimonianze o magari inventarsi delle fonti anonime per rendere più interessante l’articolo o rafforzare le posizioni non portano a niente. Non c’è nessuna verità in esse e tu lo sai.

10) Just do it

Fallo e basta. Scrivi l’articolo e non aspettare la musa ispiratrice. Difficilmente arriverà. Semmai nel mentre.

Non rimandare e non esagerare con le ricerche, perché c’è il rischio di ritrovarsi con l’acqua alla gola ed essere costretti a fare tutto di fretta e alla pene di cane pur di rispettare una deadline.

Imparate a rispettare i termini di consegna. Fanno la differenza tra un vero giornalista e uno che lo fa tanto per…

10+1) Non scrivere cose che non capisci. Guai se usi Wikipedia

Se non capisci un argomento, documentati. E se ancora ti sfugge, lascia perdere. Non esiste nulla di peggio che scrive a riguardo di cose che non si conoscono. Come direbbe un mio vecchio mentore, “Fai i compiti prima”.

Vuol dire che devi prepararti e non basta Wikipedia per ritenersi un esperto su un determinato argomento. Wikipedia può essere un ottimo punto di partenza per conoscere qualcosa ma cerca fonti più accurate. Devi scrivere un articolo di medicina, chiama il tuo dottore e fagli delle domande. Saprà sicuramente aiutarti meglio di qualsiasi pagina web.

10+2) Hai due ore per prepararti prima di un’intervista? Ecco cosa fare: 

1) Non andare nel panico

2) Leggi articoli che già parlano dell’argomento

3) Chiedi cosa non è stato ancora chiesto

4) Chiama qualcuno più esperto di te sull’argomento