Benvenuti in Oklahoma!!

Siamo giunti alla 4° tappa del percorso che ci porterà a raggiungere la nostra tanto agognata meta: Los Angeles.

La Route 66 lascia il Missouri per attraversare il Kansas e inoltrarsi all’interno dello stato dell’Oklahoma. La vostra destinazione di giornata sarà solo una: arrivare ad Oklahoma City, la capitale omonima del suddetto stato.

Siamo nel mezzo degli Stati Uniti, in quella parte d’America in cui si dice che non ci sia nulla da vedere, un lontano da tutto ciò che possa essere interessante, tanto che i suoi stati vengono chiamati, secondo il dizionario urbano, Fly-Over States ovvero: stati centrali degli Stati Uniti che non sono generalmente destinazioni per viaggiatori o turisti e che sono spesso attraversati in aereo per passare da una costa all’altra.  Alcuni stati fly-over sono il Nebraska, il Nord Dakota, il Sud Dakota, il Wyoming, lo Iowa e il suddetto Oklahoma.

Voi siete qui, nel mezzo del niente, eppure a voi non interessa: non siete viaggiatori o turisti, voi siete Routers sulla Mother Road!!

Se avete seguito la terza tappa, partirete da Carthage, la piccola cittadina al confine fra il Missouri e l’Oklahoma. A ogni modo, ovunque voi vi troviate, sempre dovrete passare per il Kansas prima di arrivare in Oklahoma. Infatti la Route 66( tra l’altro il Kansas è uno dei suoi pezzi maggiormente conservati) attraversa curiosamente, per soli 20 km, un piccolo tratto del Kansas, passando per la cittadina di Galena per poi curvare a 90° verso sud e scendere verso Oklahoma City.

L’unica cosa da segnalare è un piccolo distretto nella parte nord di Galena dove potrete incontrare la Old KanOtex service station, una vecchia pompa di benzina della route 66, che è stata restaurata e che, come molti altri edifici di Galena (in particolare la palazzina chiamata “1951 International Boom Truck”, proprio di fronte la Kanotes Station)  hanno ispirato molte scene del famoso film della Pixar “Cars”. La città richiama un po’ ovunque la cosa e sarà divertente farvi qualche foto con le riproduzioni delle auto del film digitale.

La stazione di servizio del film digitale "Cars"

La stazione di servizio del film digitale “Cars”

Detto ciò, non perdiamoci in chiacchiere, la vostra 4° tappa entra nel vivo e una volta superato il tratto del Kansas sarete finalmente nell’Oklahoma: per essere chiari, in questo stato la segnaletica della route 66 inizia a essere carente, quindi tenetevi strette le vostre mappe, il vostro gps e attenzione a dove girate. Niente e nessuno, o quasi, vi indicherà la strada da percorrere.

Purtroppo in Oklahoma il concetto della Route 66 non viene sentito come in altri stati, sta di fatto che vi toccherà arrangiarvi e proseguire.

Il Totem di Ed Galloway

Il Totem di Ed Galloway

Ci sono due attrazioni in questa parte della Mother Road che non potete assolutamente perdere: sebbene dovrete discostarvi qualche miglia dalla route 66, la possibilità di vedere il più grande totem del mondo merita la deviazione. Chiamato Ed Galloway World’s largest totem, alto 27 mt e ultimato nel 1948, questo totem eretto dall’omonimo Mr. Galloway è un opera d’arte contemporanea sperduta fra le campagne della contea di Rogers.

Sebbene molti Routers si disinteressino di questo totem, in quanto non lungo la Route 66, questa attrazione, a mio parere, vale la pena di essere vista.

Ma il bello deve ancora arrivare: lungo il vostro tragitto, all’altezza di Catoosa, poco prima di arrivare a Oklahoma City, vi imbatterete sulla vostra destra( impossibile da non vedere) in una balena blu. Si tratta di uno dei simboli più famosi e allo stesso tempo più importanti della route 66 e una foto in cima alla sua coda deve essere assolutamente un must per chiunque voglia dire di essere stato veramente sulla Route 66.

Questa balena era l’attrazione principale di un ex parco giochi acquatico chiamato Blu Whale Parke, costruito negli anni 70 e chiuso all’inizio degli anni 90, dopo essere caduto in rovina è stato rimesso in sesto dai cittadini di Catoosa e anche oggi può essere visitato. Un consiglio: non vi raccomando l’idea di farvi un bagno nello stagno…dio solo sa cosa possa esserci dentro!

La balena blu di Catoosa

La balena blu di Catoosa

Se vi state chiedendo come mai la Route 66 sia piena di simili stranezze, non vi preoccupate: non c’è nulla di strano.  In quanto la Route è piena di queste meraviglie un po’, diciamo,  “particolari” e incontrare simili cose è puramente nella norma. Diciamo che il bizzarro e l’assurdo sono la quintessenza stessa della Mother Road.

Se avete tempo fermatevi, prima di arrivare a Tulsa(una cittadina che precede Oklahoma City, tanto famosa quanto inutile da visitare, visto che non c’è un’emerita cippa da vedere tranne il viale centrale della città)fermatevi alla Tomba di Will Rogers, il cowboy più famoso della storia, oltre che grande attore, scrittore, filosofo, commentatore televisivo, in pratica un Factotum all’ennesima potenza.  Situato a Claremore , a circa 400 miglia di Oklahoma, rendere omaggio a Will Rogers, soprattutto se avete visto tutti i suoi film, è qualcosa di dovuto e se, al contrario non sapete chi sia, eccovi qui un link di wiki che vi spiegherà tutto:  http://it.wikipedia.org/wiki/Will_Rogers

Detto ciò: lo scenario attorno a voi cambierà ulteriormente in questo nuovo stato, passando dalle foreste e le praterie del Missouri, alle distese completamente

Oklahoma City

Oklahoma City

pianeggianti e coltivate dell’Oklahoma. Oramai siamo arrivati al cuore degli Stati Uniti, quelli che non conosce nessuno e dove i turisti non vanno. Ovvio: come già detto, non c’è niente.

Ma è anche questa la bellezza della Route: scoprire l’inimmaginabile. Il celato dietro una patina di pura normalità.

Il Will Roger Memorial

Importante: la strada inizierà a farsi sentire dopo 4 giorni per la prima volta, e comunque va detto che tenere una media 9 ore di auto al giorno fra strade, discese e lunghi tratti con il  niente assoluto tutt’attorno, non sono una passeggiata. Eppure, il viaggio merita. Eccome.

La strada ti mette alla prova, ti valuta e, saprà molto di vecchio Far West, ma solo se hai la forza per arrivare in fondo, ci arrivi veramente. Nessuna perdita di tempo o indugi.  QUESTA E’ LA ROUTE 66!

tornando alla narrazione della vostra tappa, verso sera sarete, se tutto va bene,  arrivati nella capitale dello stato del Ok: Oklahoma City.

BrickTown, Oklahoma City

BrickTown, Oklahoma City

La città è bella, soprattutto il Downtown della città chiamato Bricktown, con 4 mastodontici grattacieli che sovrastano il resto delle case, merita una capatina. In fondo Oklahoma City è il classico ritratto dell’America: una città di 300.000 abitanti che vive come fosse un piccolo villaggio di periferia, dove tutto chiude e si spegne con il calare del sole. Poche macchine in giro e una città che cade improvvisamente addormentata.

A Bricktown troverete un sacco di locali, lo stadio locale di Baseball e un canale acquatico artificiale percorribile in piccole barche che renderanno Bricktown ancora più magico. Altro da vedere: Lo State Capitol, che assomiglia tanto al Congresso Americano di Washington, e che è la sede dell’amministrazione statale e il Paseo Art District, il quartiere bohemien a nord della città dove l’arte e la cultura si incontrano in un mix incredibile e allo stesso tempo impensabile in una città sperduta come Oklahoma City.

Il vostro viaggio per questa tappa finisce qui, preparatevi: il Texas vi sta aspettando!!!

 

IL  4° GIORNO DEL VIDEODIARIO LUNGO LA ROUTE 66,

UN LAVORO CHE AVEVO REALIZZATO PER INFORMAZIONE.TV